Nuova Riveduta:

Geremia 37:13

Ma quando fu alla porta di Beniamino, c'era là un capitano della guardia, di nome Ireia, figlio di Selemia, figlio di Anania, il quale arrestò il profeta Geremia, dicendo: «Tu vai ad arrenderti ai Caldei».

C.E.I.:

Geremia 37:13

Ma, quando fu alla porta di Beniamino, dove era un incaricato del servizio di guardia chiamato Ieria figlio di Selemia, figlio di Anania, costui arrestò il profeta Geremia dicendo: «Tu passi ai Caldei!».

Nuova Diodati:

Geremia 37:13

Ma quando fu alla porta di Beniamino, dove c'era un capitano della guardia di nome Irijah, figlio di Scelemiah, figlio di Hananiah, costui arrestò il profeta Geremia, dicendo: «Tu diserti dalla parte dei Caldei».

Riveduta 2020:

Geremia 37:13

Ma quando fu alla porta di Beniamino, c'era là un capitano della guardia, di nome Ireia, figlio di Selemia, figlio di Anania, il quale arrestò il profeta Geremia dicendo: “Tu vai ad arrenderti ai Caldei”.

La Parola è Vita:

Geremia 37:13

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Geremia 37:13

Ma quando fu alla porta di Beniamino, c'era quivi un capitano della guardia, per nome Ireia, figliuolo di Scelemia, figliuolo di Hanania, il quale arrestò il profeta Geremia dicendo: 'Tu vai ad arrenderti ai Caldei'.

Ricciotti:

Geremia 37:13

Ma Geremia rispose: «Non è vero, io non voglio fuggire ai Caldei!». E Jeria, senz'altro ascoltare, lo arrestò e lo condusse dai principi.

Tintori:

Geremia 37:13

Geremia rispose: «Ciò è falso: io non passo ai Caldei». Ma Geria, senza dargli ascolto, preso Geremia, lo menò ai principi.

Martini:

Geremia 37:13

E Geremia rispose: Questo è falso, non vo' a trovare i Caldei. Ma Geria non l'ascoltò, e preso Geremia lo menò ai principi.

Diodati:

Geremia 37:13

Ma quando fu alla porta di Beniamino, quivi era un capitano della guardia, il cui nome era Ireia, figliuolo di Selemia, figliuolo di Hanania; il quale prese il profeta Geremia, dicendo: Tu vai ad arrenderti a' Caldei.

Commentario abbreviato:

Geremia 37:13

11 Versetti 11-21

Ci sono momenti in cui è saggio per i buoni uomini ritirarsi, entrare nelle loro stanze e chiudere le porte, Isa 26:20. Geremia fu preso come disertore e messo in prigione. Ma non è una novità che i migliori amici della Chiesa siano smentiti, come nell'interesse dei suoi peggiori nemici. Quando siamo accusati ingiustamente, possiamo negare l'accusa e affidare la nostra causa a Colui che giudica con giustizia. Geremia ha ottenuto la misericordia del Signore per essere fedele e non vuole, per ottenere la misericordia degli uomini, essere infedele a Dio o al suo principe; dice al re tutta la verità. Quando Geremia ha consegnato il messaggio di Dio, ha parlato con audacia; ma quando ha fatto la sua richiesta, ha parlato con sottomissione. Un leone nella causa di Dio deve essere un agnello nella propria. E Dio diede a Geremia il favore del re. Il Signore Dio può far sì che anche le celle di una prigione diventino pascoli per il suo popolo, e susciterà amici per provvedere a loro, in modo che nei giorni di carestia siano saziati.

Riferimenti incrociati:

Geremia 37:13

Ger 38:7; Zac 14:10
Ger 38:1,10-17; 36:12
Ger 18:18; 20:10; 21:9; 27:6,12,13; 28:14; 38:4,17; Am 7:10; Lu 23:2; At 6:11; 24:5-9,13; 2Co 6:8

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